Coronavirus, pronti i primi «alberghi sanitari» per i pazienti non gravi
Arrivano glu alberghi sanitari per il coronavirus
Sono stati attivati in numerose regioni d’Italia i primi alberghi sanitari destinati ai pazienti covid-19 per alleggerire il carico degli ospedali in emergenza.
Sono già tantissimi quelli attivati su tutto il territorio italiano. Alcuni li chiamano «alberghi sanitari» e al loro interno verrà garantita assistenza infermieristica specializzata a tutti i pazienti.
In Lombardia il primo albergo riconvertito per l’emergenza è il Michelangelo Hotel, nei pressi della stazione Centrale. Abbiamo cercato di parlare con la direzione ma non è semplice in queste ore concitate. Per agevolare la disponibilità di posti letto negli ospedali, qui verranno ospitati i pazienti che sono stati dimessi dalle strutture sanitarie ma non sono ancora del tutto «negativizzati».
«Dobbiamo pensare essenzialmente alle persone», ha spiegato in un annuncio sui social il sindaco di Milano Beppe Sala. «Molti milanesi conoscono l’hotel Michelangelo, vicino alla stazione Centrale. Sono circa 300 camere, era un hotel già in chiusura, lo prendiamo per metterlo a disposizione di prefettura e autorità sanitaria, pensando che potrà servire per chi dovrà fare quarantena. Questo principio, di trovare spazi e metterli a disposizione, ci potrà far fare ulteriori azioni nei prossimi giorni».
All’interno del Michelangelo Hotel troveranno una camera disponibile anche gli operatori sanitari che vogliono stare separati dalle proprie famiglie per evitare di portare a casa il virus, così come chi è senza fissa dimora, chi alloggia temporaneamente in strutture collettive, e altri ancora.
Pronti i primi 300 posti letto anche in Toscana, dove sono state già stipulate 14 convenzioni tra albergatori e Regione. «Chi non dispone di condizioni di sicurezza a casa propria, come promesso, potrà già essere accolto in uno dei 14 alberghi sanitari diffusi in tutto il territorio della Toscana», ha sottolineato il presidente Enrico Rossi.
Gli alberghi sanitari sono soluzioni molti importanti per garantire l’isolamento e evitare il contagio intrafamiliare, oltre che per alleggerire il carico degli ospedali e garantire un livello di cura intermedia per i malati di Coronavirus in sicurezza e in isolamento».