I mirtilli: amici delle gambe e della circolazione sanguigna
Secondo alcune recenti ricerche effettuate negli Stati Uniti, i mirtilli rappresentano un valido rimedio per tutti i problemi venosi caratterizzati da pesantezza alle gambe, formicolii, prurito, crampi, gonfiore. Grazie infatti, al loro contenuto di acqua e minerali, i mirtilli favoriscono la diuresi e contrastano la ritenzione idrica.
Queste piccole bacche, riattivano
così, la circolazione periferica e sgonfiano gambe e cosce, drenando la ritenzione e tonificando i tessuti.
I mirtilli prevengono inoltre, le infezioni urinarie (cistiti, uretriti), sia attraverso la stimolazione della diuresi e sia impedendo l’adesione dei batteri alla parete delle vie urinarie. L’effetto sgonfiante è immediato.
Tra le altre proprietà più vantaggiose per la salute e per la linea, i mirtilli consentono di aumentare il cosiddetto “colesterolo buono” nel sangue e quindi di svolgere un’azione protettiva sul cuore e sulla circolazione.
Questi frutti di bosco dal colore blu, se da una parte dunque, rappresentano una fonte di alimento, dall’altra, vengono utilizzati anche come medicamento e non solo…
Sarebbero infatti, dotati di un enorme quantitativo di sostanze antiossidanti, in grado quindi di prevenire patologie cardiovascolari, proteggere dai tumori e addirittura ritardare il naturale processo di invecchiamento.
Le proprietà benefiche
I mirtilli sono uno degli alimenti antiossidanti naturali più potenti, grazie alla ricchezza di vitamina A, C ed E e di antocianine, di cui la più importante è la mirtillina.
Come riconoscerlo? Frutto tipico del sottobosco, il mirtillo (Vaccinium Myrtillus), si trova un po’ in tutta Italia, cresce soprattutto nelle zone montane (sulle Alpi e gli Appennini), nei boschi e trova la sua maggiore diffusione sui terreni ricchi di humus. È un piccolo arbusto appartenente alla famiglia delle Ericacee. Alto circa 60 cm, si distingue in tre differenti specie: mirtillo nero, rosso e blu.
Il mirtillo nero è particolarmente ricco di acido folico (una vitamina molto importante per le varie numerose funzioni che svolge) e contiene tannini e glucosidi antocianici, i quali oltre a dare al frutto il suo caratteristico colore, riducono la permeabilità dei capillari e ne rafforzano la struttura.
Le antocianine infine, presenti in grandi quantità, rafforzano il tessuto connettivo che sostiene i vasi sanguigni e ne migliorano l’elasticità ed il tono. Riescono in tal modo a svolgere un’azione antiemorragica nonché contro i radicali liberi. Tutte questa sostanze poi favoriscono e aumentano la velocità di rigenerazione della porpora retinica, migliorando la vista specialmente la sera, quando c’è poca luce.
Il mirtillo nero è senz’altro, quello maggiormente ricco di principi salutari. Infatti contiene zuccheri e molti acidi, in particolare l’acido citrico (che protegge le cellule) ma anche l’acido ossalico, l’idrocinnamico e il gamma-linolenico. L’acido ossalico è quello che conferisce il classico sapore asprigno del frutto; l’acido idrocinnamico è molto efficace perché è in grado di neutralizzare le nitrosammine cancerogene (prodotte nell’apparato digerente in conseguenza dell’ingestione di nitrati); l’acido gamma-linolenico invece è molto utile al sistema nervoso perché previene lanefropatia diabetica.
Il mirtillo rosso (ricco di ferro, vitamina C e fibre) è diffuso in molte regioni dell’Europa e nelle zone collinari e montane dell’Italia (specialmente sulle Alpi e sugli Appennini settentrionali) e il terreno che predilige è quello soleggiato o parzialmente ombroso.
I suoi frutti sono molto saporiti e generalmente vengono utilizzati per la preparazione di ottime marmellate. Questo è considerato dagli esperti un alimento sano e curativo.
In medicina, i mirtilli rossi vengono utilizzati al prevenire e curare le infezioni alle vie urinarie (in particolar modo la cistite provocata da Escherichia coli, riducendone la quantità nelle urine); la sua efficacia è apprezzabile anche per quanto riguarda le micosi e i virus.
Quantità ridotte di mirtilli rossi, possono ridurre il livello di calcio nell’urina, evitando situazioni di aggravamento, per chi soffre di calcoli renali.
La sua utilità è dimostrata anche come coadiuvante in caso di diarrea, nelle stitichezze, e nei problemi legati al colon irritabile e alle emorroidi. Infine, i mirtilli rossi hanno anche la capacità di attenuare i piccoli inestetismi della pelle quale la couperose.
Per quanto riguarda invece, il loro utilizzo dal punto di vista alimentare, i mirtilli rossi vengono utilizzati per la preparazione di ottime marmellate, conserve e gelatine, o per essere gustate con l’aggiunta di un po’ di succo di limone e zucchero, magari “accompagnate” da more e lamponi, a costituire la classica coppa di frutti di bosco, servita e consumate specialmente nelle località alpine. Anche la grappa che si ottiene dalla macerazione di questi frutti (con un alto grado alcolico), ha un sapore intenso e delicato e viene acquistata in grandi quantità dalle migliaia di turisti che si recano a soggiornare nei caratteristici paesini di montagna.
La differenza con il mirtillo nero non è da attribuire solo al colore e al sapore, ma anche alla consistenza delle foglie, che si presentano coriacee, lucenti e persistenti.
Infine aggiungo che in particolare i mirtilli neri sono antiossidanti, antinfiammatori, vasoprotettivi e antibatterici.
L’azione di questi frutti è apprezzabile soprattutto per quanto riguarda i problemi legati ai capillari (ne rinforza infatti le pareti). Ecco perché in caso di couperose vengono prescritte dagli specialisti, creme a base di mirtilli.
Ecco come gustare i mirtilli
E’ possibile assumere il succo concentrato di mirtillo (meglio se centrifugato fresco), nella dose di uno o due bicchieri al giorno a digiuno. Le piccole dimensioni delle bacche di mirtillo rendono questo frutto facilmente utilizzabile in cucina in una molteplicità di piatti, specialmente nelle macedonie assieme ad altri frutti o in aggiunta a un vasetto di yogurt magro.
Il modo migliore per trarre vantaggio da tutte le proprietà del mirtillo è sicuramente quello di consumare le bacche di mirtillo fresche allo stato naturale (dopo averle ben lavate), approfittando anche degli indiscutibili vantaggi di una camminata in un bosco di montagna per la raccolta. Le bacche di mirtillo possono anche essere surgelate senza perdere le loro proprietà.
Con i mirtilli freschi puoi anche preparare una composta casalinga ponendo in una pentola due manciate di bacche fresche, un cucchiaio di zucchero di canna e un poco di acqua: porta a bollore e fai raffreddare. Usa la composta sul pane per colazione: depura e sgonfia l’intestino.
In fitoterapia è molto efficace anche l’estratto secco di mirtillo al 6% titolato in antocianosidi al 15% (2-4 capsule al giorno per 40 giorni): questa formulazione concentrata cura tutti i problemi di insufficienza venosa che si manifestano con gonfiori degli arti inferiori e ritenzione.