Salute, bere tè protegge il cuore e allunga la vita
Consumare la bevanda almeno tre volte a settimana vive quasi un anno e mezzo in più e ha un rischio inferiore di sviluppare malattie cardiache
Bere tè almeno tre volte a settimana allunga la vita e protegge il cuore. A dirlo è uno studio cinese che è stato pubblicato sullo European Journal of Preventive Cardiology, la rivista ufficiale della Società Europea di Cardiologia.
La ricerca ha coinvolto quasi 11 mila soggetti in salute e che sono stati suddivisi in due gruppi: bevitori abituali della bevanda e gli altri che non ne erano particolarmente amanti o che non lo consumavano mai. Ebbene i dati hanno mostrato che i consumatori abituali di tè hanno un rischio inferiore del 20% di sviluppare malattie cardiache e ictus, del 22% di un attacco di cuore fatale e del 15% di mortalità per tutte le cause.
A distanza di cinque anni dall’inizio della prima ricerca è stato analizzato un sottogruppo per confermare gli effetti benefici ed è emerso che chi aveva mantenuto l’abitudine di bere tè in entrambi gli studi aveva avuto un rischio inferiore del 39% di avere un malore dovuto a malattia cardiaca e ictus, del 56% di un attacco fatale di cuore e del 29% di mortalità per tutte le cause.
Secondo l’autore principale dello studio, Dongfeng Gu, dell’Accademia cinese di Scienze mediche, sarebbe tutto merito dei polifenoli che sono i principali componenti bioattivi della bevanda e che però non vengono immagazzinati dall’organismo nel lungo periodo. “Questo significa – ha sottolineato Gu – che per avere un effetto cardioprotettivo è necessario un’assunzione prolungata nel tempo di tè”.
Non tutte le tipologie però danno gli stessi effetti. Il tè verde risulta più protettivo di quello nero e questo grazie alla ricchezza di polifenoli contenuti nel primo mentre il secondo è un prodotto fermentato e durante questo processo le sostanze si ossidano e potrebbero perdere il loro effetto salutare.
Ma è tutto. Da questa ricerca gli uomini sono risultati più protetti rispetto alle donne perché sono i più appassionati della bevanda.