Virus, passeggiata con i bimbi, Lucattini: “Il bisogno di uscire è dei genitori”

Virus, passeggiata con i bimbi, Lucattini: “Il bisogno di uscire è dei genitori”

Il bisogno di uscire è dei genitori, non dei bambini”. Così Adelia Lucattini, psichiatra della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e International Psychoanalytical Association (IPA) commenta la nuova circolare del Viminale sulla possibilità di portare i propri figli a fare una passeggiata vicino casa. “I piccoli stanno bene a casa propria, che per loro è un rifugio, un nido, adesso ancora di più per la presenza dei genitori: è come se fosse sempre un giorno di festa o una vacanza – spiega Lucattini -.

 

“Prendere aria ogni tanto farebbe bene alla loro salute fisica, ma i bambini non ne sentono l’esigenza e non lo chiedono, anzi, questo può rappresentare un motivo di preoccupazione, una rottura dell’equilibrio che hanno finalmente trovato dopo tanti giorni di isolamento”. Non solo, sottolinea l’esperta, “Il rischio di contagio spaventa anche i bambini piccoli, perché anche loro sanno cosa vuol dire essere ammalati e ne hanno paura, mentre a casa si sentono sicuri, protetti dai propri genitori”.

 

 

“Ad avere davvero necessità di uscire sono gli adulti – precisa Lucattini – ed comprensibile, è legittimo: non è una cosa facile se si ha un figlio o più, rimanere in casa tutto il giorno per settimane, soprattutto se non si dispone di spazi abbastanza grandi o almeno un terrazzino all’aperto”. I piccoli, infatti, sottolinea l’esperta, “dalla quarantena fra le mura domestiche stanno guadagnando molto: dopo la prima settimana in cui erano ancora nervosi e iperattivi per la stanchezza della scuola, delle attività extrascolastiche e agitati dall’improvviso cambiamento, una volta smaltito lo stress, si sono calmati, diventando più tranquilli, docili, ubbidienti, come i genitori non li avevano mai visti”. Questo perché “i bambini sono abitudinari – fa notare Lucattini – e il loro più grande desiderio è avere mamma e papà tutti per sé: un regalo a cui si sono abituati rapidamente e che sperano non finisca più”.

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