
Lo scomodo letto di Procuste e le insidie del confronto con il prossimo
Recentemente il mito di Procuste è affiorato nelel cronache politiche. A tirarlo in ballo è stato Beppe Grillo nel corso di una polemica aproposito della quale non ci interessa entrare nel merito. Ma cosa racconta il mito di Procuste? E che ha a che vedere con la psiche? Lo spiega molto bene Roberto Cavaliere su il tuospsicologo.it. Riportiamo uno stralcio dell’articolo.
Su Wikipedia si legge che nella mitologia greca classica, Procuste è il soprannome di un brigante greco di nome Damaste (o anche Polipèmone) che, appostato sul monte Coridallo, nell’Attica, lungo la via sacra tra Eleusi e Atene, aggrediva i viandanti e li straziava battendoli con un martello su di un’incudine a forma di letto scavata nella roccia o metallica. I malcapitati venivano infatti stirati a forza se troppo corti, o amputati qualora sporgessero dal letto.
Ulteriori interpretazioni del mito (che divennero predominanti) affermavano invece che Damaste possedesse due letti, uno molto corto e uno molto lungo: egli tormentava e uccideva i viandanti stirando quelli di bassa statura sul letto lungo e amputando le membra di quelli di alta statura avanzanti dal letto corto. Damaste fu sconfitto e ucciso da Teseo che lo incontrò mentre si recava ad Atene da Trezene; egli lo costrinse allo stesso supplizio che imponeva alle sue vittime.
Con la locuzione letto di Procuste o “letto di Damaste”, derivata da questo mito, si indica il tentativo di ridurre le persone a un solo modello, un solo modo di pensare e di agire, o più genericamente una situazione difficile e intollerabile o una condizione di spirito tormentosa.Il mito greco di Procuste narra che questo personaggio era un locandiere che gestiva una taverna fra le colline di Attica. Lì, offriva alloggio ai viandanti, nascondendo la sua vera natura, tutt’altro che amichevole.
Da qui il proverbio: “Fai attenzione, ci sono persone che, quando vedono che hai idee diverse o che sei più brillante di loro, non ci pensano due volte a metterti sul letto di Procuste”.