LUCATTINI: “RIAPERTURE SCUOLE, RISCHIAMO CRISI ANSIOSO DEPRESSIVE PER GLI INSEGNANTI”

LUCATTINI: “RIAPERTURE SCUOLE, RISCHIAMO CRISI ANSIOSO DEPRESSIVE PER GLI INSEGNANTI”

La psichiatra Adele Lucattini spiega che gli insegnanti a Settembre potrebbero avere disturbi psicologici per tornare dietro la cattedra

La Psichiatra e psicoanalista Adele Lucattini spiega alla Redazione di Corpo e Salute quali potrebbero essere le conseguenze della fase post lockdown e il rientro a Scuola.

“Riaprendo le scuole a settembre, gli insegnanti potrebbero andare incontro a disturbi psicologici”. La psichiatra e psicoanalista Adelia Lucattini concentra l’attenzione sulla paura di ammalarsi dei docenti italiani, i più anziani d’Europa secondo l’Ocse, con il 60% al di sopra dei 50 anni nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, contro una media del 34% fra i Paesi sviluppati.
“Rimandando i bambini sui banchi, da un lato abbassiamo il rischio di malessere per i genitori che finalmente, dopo mesi di quarantena in cui si sono anche improvvisati educatori, potranno riaffidare i propri figli alla scuola – spiega Lucattini della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e International Psychoanalytical Association (IPA) – ma dall’altro aumentiamo il pericolo di eventuali crisi ansioso depressive per professori e maestri che hanno paura di contrarre il virus a contatto con gli studenti”.
“Molti insegnanti stanno segnalando anche sui social la loro angoscia rispetto a questa prospettiva: saranno a contatto tutto il giorno con centinaia di ragazzi di cui dovranno garantire le norme sanitarie in classe e fuori dalla classe” sottolinea Lucattini. Il problema riguarda soprattutto le maestre di scuole primarie e materne “che dovranno far rispettare ai più piccoli la distanza di sicurezza e le norme sui dispositivi di protezione: non sarà facile far tenere la mascherina per otto ore e imporre loro di starnutire nel gomito, lavarsi continuamente le mani o non portarle alla bocca, cosa che i bambini fanno continuamente – fa notare l’esperta -. Senza contare le difficoltà di gestire la mensa e il fatto che una parte dei giochi e delle attività didattico pedagogiche, compreso il sonnellino pomeridiano, non potranno più essere svolte”.
Tutto ciò, poi, avverrà dopo l’estate ossia, avverte Lucattini “dopo che per due mesi la maggior parte dei bambini sarà stata libera sulla spiaggia e senza l’obbligo di mascherina, non prevista finché non ci si avvicina a qualcuno che non appartenga alla propria famiglia”. Per questo, secondo la psichiatra “le difficoltà a cui gli insegnati andranno incontro tornando nelle scuole potranno senz’altro rappresentare una fonte di angoscia e malessere, fermo restando il rischio concreto di contagio che, come sappiamo, per gli anziani è ancora più alto”.

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