Schizofrenia, nei capelli una possibile spia della malattia

Schizofrenia, nei capelli una possibile spia della malattia

Si tratta dell'enzima Mpst, la cui presenza ad alti livelli, può rivelare un'alterazione del cervello, utile alla diagnosi precoce

Nei capelli c’è una spia molecolare che permette di scoprire la schizofrenia prima ancora che compaiano i sintomi tipici della malattia, ovvero le allucinazioni. Si tratta dell’enzima Mpst, la cui presenza ad alti livelli rivela un’alterazione biochimica del cervello che sembra insorgere nelle prime fasi dello sviluppo in risposta a uno stress infiammatorio. La scoperta è stata fatta dai ricercatori del Riken Center for Brain Science in Giappone ed è stata già pubblicata sulla rivista Embo Molecular Medicine.

In particolare lo studio evidenzia per la prima volta che l’eccessiva reattività ai rumori tipica dei malati di schizofrenia è dovuta all’eccessiva presenza nel cervello dell’enzima Mpst, che produce grandi quantità di una molecola antiossidante, l’idrogeno solforato. La scoperta, fatta nei topi di laboratorio, ha trovato conferma anche nell’analisi post-mortem del cervello di alcuni pazienti messi a confronto con persone normali. Ipotizzando quindi che Mpst potesse diventare un marcatore della malattia, i ricercatori hanno provato a quantificarne l’espressione nei follicoli piliferi di 150 persone colpite da schizofrenia e hanno scoperto che risulta aumentata rispetto alla norma.

“Attualmente circa il 30% dei pazienti con schizofrenia è resistente alla terapia con antagonisti dei recettori D2 della dopamina – ha spiegato il coordinatore dello studio Takeo Toshikawa. – I nostri risultati offrono un nuovo paradigma per sviluppare farmaci  e per questo stiamo già testando se l’inibizione della sintesi di idrogeno solfuro può alleviare i sintomi della schizofrenia nei topi di laboratorio”.

 

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